Giancarlo Rocchiccioli
(1936-2020)
Padre Giancarlo Rocchiccioli, nome di religione Giancarlo del Sacro Cuore. E’ nato a Canigiano, frazione di Villa Collemandina, provincia di Lucca, diocesi di Apuania, il 13 luglio 1936, da Virgilio e Amabile Cassettari.
Ha percorso la sua infanzia in piena guerra. Negli anni 1944-1945 ha sospeso la scuola, a causa della Linea Gotica che attraversava proprio le montagne della Garfagnana. Solo nell’ottobre 1945 il Vescovo di Apuania ha potuto riprendere i contatti con le popolazioni della montagna. Il 5 ottobre la Cresima del piccolo Giancarlo. Il 26 maggio 1946 la Prima Comunione.
L’8 novembre 1948 la venuta a Firenze, nello speranzinato, al Pellegrino. Il 26 settembre 1951 il noviziato a Poli. Maestro dei novizi è il P. Vincenzo Vitillo. E’ stato l’ultimo anno del noviziato a Poli, anche per la morte di due novizi, uno napoletano nell’anno ’50-’51 e uno toscano, Mario Bellini, nell’anno ’51-’52. Il 18 luglio 1952 il noviziato viene trasferito a Roma, a Monte Mario. L’8 ottobre 1952 P. Giancarlo fa la professione temporanea. Consueto percorso di studi. Diploma di maturità nel 1955.
L’8 ottobre 1957 fa la professione solenne. Ordinazione sacerdotale il 19 aprile 1959, per mano del Cardinale Luigi Traglia, a San Pantaleo.
Arrivato in Provincia passa l’estate a Siena, con gli speranzini. A settembre è assegnato di comunità a Empoli con i consueti incarichi: aiutante, nel convitto del Ministro P. Giovannuzzi, insegnamento di religione nella scuola, “in Athenaeo florentino studiis vacans”.
Dal 1962 al 1964 è di comunità allo Studentato di Monte Mario, insegnante di italiano e storia dell’arte ai chierici. Dal 1964 ritorna a Empoli. Addetto al Convitto, insegna italiano e latino nel liceo scientifico. Il 27 giugno 1970 si laurea in lettere.
Nel settembre 1970 è Rettore della Badia Fiesolana. Insegna per due anni nel ginnasio. Nel 1972 si chiude la scuola della Badia Fiesolana e P. Rocchiccioli, pur restando rettore della comunità, insegna alle Scuole Pie e ne regge il Convitto. Alla Badia è presente l’azione culturale e pastorale del P. Ernesto Balducci, con le molte iniziative di incontri e conferenze, in particolare la Messa domenicale delle undici. La comunità ne è profondamente coinvolta. L’impegno però più ricco della comunità è la vita di preghiera, compresi gli esercizi spirituali, che nel 1979 sono predicati da Enzo Bianchi.
Partecipa al Capitolo generale del 1973 e degli anni successivi, fino al 1997.
Dal 1973 P. Rocchiccioli è assegnato di comunità alle Scuole Pie Fiorentine. Dal 1976 è rettore a Empoli. .Dal 1979 è rettore delle Scuole Pie Fiorentine.
Nel 1985 è eletto Provinciale. Sarà confermato come Provinciale nel capitolo del 1988 e in quello del 1991. Anche dopo il 1995 sarà assistente provinciale, accanto a p. Sarti, nuovo Provinciale, favorendo il processo di unificazione delle Province italiane.
Negli anni del suo Provincialato viene eletto anche presidente regionale della CISM, la conferenza dei religiosi, e fa parte della commissione mista Vescovi-religiosi. Partecipa al Sinodo della diocesi di Firenze che si svolge dal 1988 al 1992, con un dialogo, anche personale con il vescovo di Firenze, card. Piovanelli.
Nel 1988 diventa Preside delle Scuole Pie Fiorentine, incarico che terrà fino al 2008. Successivamente fino al 2011 resterà nella scuola come coordinatore della Scuola Media. Dal 1979 al 1995 insegna letteratura italiana nei Licei. Negli anni della direzione delle Scuole Pie Fiorentine ha dato prova delle sue grandi capacità di educatore e maestro, favorendo il dialogo con gli allievi, i docenti, l’intera comunità scolastica. Sempre presente con la sua azione e la sua parola, ha saputo accompagnare la formazione degli studenti con metodicità e amorevolezza. Ha organizzato in modi diversi l’azione pastorale della scuola promuovendo attività educative e pastorali, soprattutto nei momenti forti della vita della scuola. Particolarmente significativa è stata l’attività dei gruppi che si riunivano a Casalino (Arezzo), per l’azione pastorale dei Padri Sarti e Sereni.
Come Provinciale ha sempre seguito la vita delle diverse comunità dell’allora Provincia toscana (Scuole Pie, Empoli, San Giovannino, Badia Fiesolana) dialogando con le diverse comunità in spirito di sincera fraternità, anche in momento non facili, per es. dopo la morte improvvisa di p. Ernesto Balducci, a cui era molto legato. Con il 1987 ha curato la ripresa degli esercizi spirituali a livello intercomunitario presso la comunità delle Suore francescane di Casalino. Il primo corso è predicato dal P. Stanislao Livi. Ci saranno altri predicatori. In particolare si cercherà di coinvolgere i maestri scolopi: P. Asiain, P. Lecea, P. Guillen, P. Garcia Duran, P. Divizia. Ripetutamente porgerà alle sue comunità una riflessione il P. Balducci o Don Benedetto Calati, dei camaldolesi. Accanto al corso intercomunitario, ogni anno viene organizzato un corso meno numeroso alle Scuole Pie, per i padri che non possono salire a Casalino. Sempre con la guida di un predicatore. Il primo sarà Don Giancarlo Setti, parroco a Firenze, ma anche predicatore di esercizi al clero.
Un momento significativo nella vita della Provincia è stata l’apertura dell’Istituto “Guido Alfani” di Sesto Fiorentino, nel 1990. La scuola è stata affidata a p. Fausto Tosti, successivamente, dal 2005, a p. Sergio Sereni, con un’offerta formativa sempre più qualificata, con l’Asilo nido, la Scuole dell’Infanzia, la Scuola primaria e Secondaria di primo grado.
Ha seguito da vicino anche gli sviluppi della Parrocchia di Sovigliana, presso Empoli, affidata ai Padri Scolopi dal 1987, con l’azione pastorale di p. Giovanni Grimaldi e poi di p. Sesto Pieroni.
Come Provinciale, anche per l’amicizia con p. Dino Bravieri, ha seguito la vita dell’Osservatorio Ximeniano e della Comunità di San Giovannino. Membro della Fondazione Osservatorio Ximeniano, si è occupato della storia dell’Osservatorio, in particolare della vita del p. Serpieri. Nella Chiesa di San Giovannino ha esercitato in vari momenti una ricca presenza pastorale.
Un momento particolarmente significativo, nella vita di p. Rocchiccioli, è stato l’inizio dell’attività missionaria di p. Adelio Pagnini che ha scelto nel 1992 di andare in Bolivia ad Anzaldo per fondare una nuova missione scolopica assieme al p. Carlos Moreno. L’idea è partita dai contatti di p. Pagnini con le Suore di Casalino, che avevano una missione in Bolivia. Nel 1991, il capitolo generale, promuove la Missione della Bolivia, patrocinata dalla Provincia di Andalusia. Dalla partenza per Anzaldo del P. Pagnini nasce il SETEM-T di cui P. Rocchiccioli è eletto presidente. Tramite il SETEM, oltre che per la Bolivia, partono dalla Toscana molti aiuti per le Filippine, per l’India, per Daloa, per la Romania, per la Colombia e per gli hogares Calasanz del Messico. Particolarmente fitta la corriuspondenza del p. Rocchiccioli, con il p. Alfaro attivo nelle missioni dell’Asia. Il SETEM dà vita a un bollettino di notizie, a scadenza trimestrale.
Concluso nel 2011 il suo impegno nella scuola P. Rocchiccioli si dedica a diverse attività pastorali: cura la piccola comunità che si riunisce nella chiesa del Pellegrino, presta sevizio liturgico presso la comunità delle Suore Francescane della Trasfigurazione e la comunità della casa madre delle Suore calasanziane in via Faenza. Oltre al servizio pastorale nella Chiesa di San Giovannino, celebra ogni domenica una Messa nella Cappella della Scuole Pie fiorentine.
Dal 2012 al 2015 è inoltre incaricato, assieme a p. Dante Sarti, della formazione dei novizi (Jeremias Mukin e Francesco Pandolfi), prenovizi (Elia Guerra) e chierici (Tommaso De Luca e Jeremias Mukin) presenti alle Scuole Pie Fiorentine, in attesa dell’apertura di una casa di formazione della Provincia italiana, a Frascati dal 2014 e poi al Collegio Nazareno, dal 2015.
Negli ultimi anni assume poi l’incarico di bibliotecario e archivista dell’ex Provincia toscana, curando il patrimonio archivistico e librario della biblioteca storica. Aveva già collaborato alla rivista “Ricerche” curata dal p. Osvaldo Tosti, fin dal 1986. La sua attività di pubblicista si arricchisce negli ultimi anni di titoli di opere su p. Balducci (“Padre Ernesto Balducci. Una fuga immobile”, in collaborazione con Andrea Cecconi, Firenze 2012) su p. Bravieri (“P. Dino Bravieri, L’uomo dello Spirito e l’uomo della sceienza”, in collaborazione con E. Borchi e R. Macii), e su p. Serpieri ( P. Alessandro Serpieri. La civiltà specchio della morale”, in collaborazione con L. Bravi e C. Balsamini, Urbino 2013).
Dal 2015 le sue condizioni di salute sono peggiorate. Ha continuato limitatamente alcune attività pastorali. Un incidente occorsogli nel 2018 lo ha costretto all’immobilità e al ricovero nel “Convitto ecclesiastico” della diocesi di Firenze, Ha concluso la sua vicenda terrena la mattina del 3 febbraio 2020.
E’ stato riportato al suo paese natale, a cui era molto affezionato, Canigiano, dove riposa, con i suoi cari, nella sua piccola comunità montana. Sul ricordo preparato per lui è stata posta la frase di una sua lettera, scritta come Provinciale ai suoi confratelli. In questa frase c’è tutto lo spirito che lo ha guidato nella sua vita di religioso seguace del Calasanzio, come confratello, educatore, amico.
“Al di là dei limiti, anche a noi viene la certezza di essere destinatari dell’amore di Dio. Traduciamo l’amore di Dio verso di noi in un di più di accoglienza reciproca: superare cordialmente le differenze e le diffidenze, i diversi punti di vista, fare aggio al positivo, con gli altri, sempre e in tutto, solleciti per chi riteniamo più debole e perfino peccatore. Non aspettare una mano tesa, me tenderla noi per primi, senza riserve e sottintesi, guardare in avanti, smettendo di masticare il passato perchè chi ci giudica è il Signore”.
P. Franco Graiff