Dante Sarti
(1939-2019)
Padre Dante Sarti (dell’Immacolata Concezione) è nato a Licciana Nardi (MS) il 22 dicembre 1939. Dopo alcuni anni di postulantato ha iniziato il suo percorso nell’Ordine con il noviziato a Roma nel 1957, la professione Perpetua nel 1963 per arrivare all’Ordinazione Sacerdotale il 19 marzo 1966 sempre a Roma.
Il suo profondo rapporto con la sua terra di Lunigiana viene così riassunto dallo stesso Padre Dante : “ ……. ho trascorso fin dalla mia infanzia una vita serena, impreziosita dall’affetto di tante persone anzitutto da quello dei miei genitori Giuseppina e Arminio e poi da quello dei miei fratelli e di tutti i miei familiari; ho voluto bene anche io a tutti e siamo vissuti in armonia.La mia vita si è arricchita di altri legami e affetti da quando ho iniziato a condividerla con la famiglia religiosa dei Padri Scolopi …… e di questo sono profondamente grato al Signore e ad ogni singola persona che ho incontrato. I miei legami più forti gli ho conservati con la Lunigiana, con Firenze e con Siena: il mio cuore e i miei pensieri non si sono mai allontanati da questi luoghi dove ancora vedo presenti i volti delle persone a me care”.
Come docente di lettere e di religione prima alla Scuola Media e poi al Liceo Scientifico ha svolto un’intensa attività di educatore con gli alunni prima della Badia Fiesolana e poi più a lungo delle Scuole Pie Fiorentine; in questo periodo ha seguito un’intensa attività pastorale sia di alcune parrocchie in provincia di Siena e a Sovigliana (Empoli) e soprattutto con i giovani nei campi estivi.
Ha ricoperto a più riprese il ruolo di apprezzato Padre Rettore, Assistente e Padre Provinciale della Provincia Toscana. Nel 2007 è stato eletto Provinciale della nuova Provincia Italiana, nata dall’unificazione delle 3 ex Province precedenti; infine dopo una breve presenza a Genova Cornigliano ha trascorso gi ultimi anni alle Scuole Pie Fiorentine rendendosi disponibile in alcune cappellanie di suore e specie nella presenza della Chiesa del Pellegrino. E’ deceduto improvvisamente il 13 novembre 2019 avendo appuntato poco tempo prima questa ultima riflessione : “…… ora mi chino davanti ad un futuro che vedo misterioso e indecifrabile ma credo che ci incontreremo ancora perché non è possibile e non avrebbe senso che andassero perdute tanta gioia e tanta bellezza che ci circondano e riempiono la nostra vita terrena”.
Ricordo di Padre Dante Sarti
Chi ha avuto la fortuna di incrociare taluni momenti della sua vita con la figura di Padre Dante, sa che ancora lui continua a rimanere una presenza preziosa e di riferimento incancellabile. E’ difficile infatti sottrarsi a quella sua dimensione calorosa di umanità e di legame fraterno che riusciva a trasferire nelle persone che incontrava.
La sua vita come religioso, Sacerdote ed educatore deve necessariamente fare riferimento innanzitutto a questo dato caratteriale e che introduce alle altre dimensioni della sua personalità grazie ad una sua costante fede “dinamica” . Di alcune persone scopriamo la bellezza e profondità soprattutto quando ci vengono a mancare e osservando il “contagio inaspettato” che hanno lasciato attorno e lontano da se. E così è stato per Padre Dante che se ne è andato allo scadere dell’anno 2019 lasciando un grande vuoto in chi lo ha conosciuto. Tuttavia lo ricordiamo con grande affetto e riconoscenza come Sacerdote ed educatore oltre che come un confratello carissimo, presenza preziosa nelle diverse nostre comunità religiose dove si è trovato a vivere. Come Sacerdote e fervente credente, Padre Dante è stato un appassionato discepolo del Vangelo che ha tradotto sempre con grande sincerità, libertà e coerenza sia nella sua vita personale che nei confronti delle tante persone che hanno avuto rapporti con lui; tradotto significa che ha sempre ricercato una sintonia fra la bellezza/novità del messaggio di Cristo e le domande dell’umanità odierna con i suoi interrogativi e problemi, pur rimanendo sempre un appassionato “cercatore della verità”. Il suo sacerdozio lo ha vissuto con una prevalente scelta Scolopica diretta ai giovani e ai ragazzi anche nella sua veste di docente o meglio educatore di qualche generazione di scolari che hanno avuto un grande amore e rispetto verso di lui. Non era tanto l’aspetto relativo alla formazione culturale che lo attraeva nei confronti degli alunni quanto piuttosto quel suo volere entrare in un dialogo sincero con il mondo giovanile per portarVi segnali di luce e di verità. Basti pensare a questo proposito, alla lunga esperienza dei campi estivi a Casalino portati avanti con gioia e impegno per tanti anni, esperienza che è rimasta nel cuore di tanti ragazzi. Certo ha svolto anche compiti importanti all’interno della Comunità dei Padri Scolopi raccogliendo sempre fiducia e affetto da parte dei confratelli soprattutto nel ruolo di Padre Provinciale che ha riunito in un’unica realtà il mondo scolopico italiano. In questo ruolo si è appassionato anche al mondo missionario degli Scolopi e soprattutto all’esperienza della Bolivia per un legame profondo di amicizia con Padre Adelio Pagnini e con il volontariato collegato al SETEM di Empoli che ha sempre apprezzato.
Tante altre cose si possono dire di Padre Dante, ma i ricordi affettivi mi frenano; la sua amicizia e il suo impegno di religioso Scolopio possano essere l’eredità più bella che egli ci ha lasciato.
P. Sergio Sereni